
Si celebra oggi, 31 maggio, la Giornata Mondiale Senza Tabacco indetta dall‘Organizzazione Mondiale della Sanità. Un’iniziativa celebrata a partire dal 1987 per richiamare l’attenzione sull’epidemia da tabacco, le morti prevenibili e le malattie che determina. Proprio in questa importante giornata è importante anche incentrare l’attenzione sui danni che il fumo è in grado di causare i denti ed alla bocca.
Il fumo, nemico della colorazione dei denti e della salute delle gengive
Il fumo deteriora lo smalto provocando delle vere e proprie discromie. I denti finiscono, quindi, per assumere una colorazione giallastra, tipica della dentina sottostante. Il tagagismo, inoltre, può mettere anche in serio pericolo la salute delle gengive.
Il fumo favorisce infatti l’aumento di deposito di placca, riduce la presenza di ossigeno, favorendo anche la sopravvivenza dei batteri più aggressivi. Questi ultimi possono provocare l’infiammazione delle gengive che, se non curata, può sfociare anche anche in una parodontite.
I risultati sono l’aumento della mobilità dentaria, il ritiro delle gengive e la precoce perdita dei denti, che nei forti fumatori è ben tre volte più probabile che nei non-fumatori.
Tabacco dannoso anche per i pazienti portatori di impianti dentali
Il fumo può arrivare a danneggiare il contatto tra l’osso e l‘impianto dentale e rallenta la guarigione delle ferite in seguito a interventi di chirurgia orale. Basti pensare che delle recenti indagini hanno dimostrato che l’abitudine a fumare aumenta da 2,3 a 5,8 volte il rischio di successo implantare e da 3,6 a 4,6 il rischio di ammalarsi di perimplantite, l’infezione che distrugge l’osso di supporto degli impianti dentali, rispetto ai non fumatori. Il tabacco, inoltre, provoca una forte e sgradevole alitosi.
Avvertibile soprattutto quando il paziente si siede sulla poltrona odontoiatrica. La preoccupazione costante dell’alito cattivo, poi, induce il fumatore ad eccedere nel consumo di mentine e chewing-gum, che aggravano le erosioni dello smalto a causa della presenza di zucchero e/o di acido citrico.
La correlazione tra il fumo ed il tumore al cavo orale
Il cancro orale è indubbiamente una delle conseguenze più pericolose del tabagismo. Oltre l’80% di tutti i tumori alla bocca è infatti attribuibile all’utilizzo del tabacco. Il fumo, infine, può provocare anche delle malattie alle mucose decisamente antiestetiche. Tra queste la leucopatia, caratterizzata da macchie bianche su gengive e lingua, e la candidosi, o micosi orale, che provoca a sua volta delle chiazze bianche o una patina bianca sulla mucosa della lingua.